“Solanin” n.2 di Inio Asano

Da "Solanin" n.2 - Inio Asano - Planet Manga - Panini Comics

Ho parlato del primo volumetto di “Solaninqui.  Con questo secondo volume si conclude la storia, che nel primo si era interrotta con un colpo di scena. La musica salverà questo gruppetto di amici sperduti, ciechi, spesso infantili? Vivere nell’incertezza, senza futuro, senza sogni: è un manga triste, disperato, anche quando si vedono barlumi di reazione, di vita. A tratti commuove, perchè questi personaggi sono comuni, semplici, dotati di poco – anche i loro sogni hanno breve portata – fanno tenerezza, quasi.
Sui testi: l’impressione è che forse la complessità del giapponese non abbia potuto permettere una traduzione più efficace, o più chiara – ma forse mi sbaglio…

Informazioni su Patrizia Mandanici

Sono una disegnatrice, da tanti anni lavoro per la Sergio Bonelli Editore

6 risposte a ““Solanin” n.2 di Inio Asano”

  1. sparidinchiostro dice :

    Pat, una volta andiamo insieme in un negozio di fumetti e mi segni col dito i manga che DEVO comprare. Va bene?

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  2. Patrizia Mandanici dice :

    Con piacere! – non sono molti, la maggior parte – ti sarai accorto – sono c****te che magari hanno un loro perchè per una certa tipologia di lettori (quelli che magari non leggono i fumetti, ecco).
    Però mi sembra strano che non hai un informatore fidato su questo settore! Anche io vado un po’ a istinto, non è facile trovare le cose che mi interessano di più (storie contemporanee e quotidiane, fantascienza avventurosa ben fatta). Ogni tanto trovo recensioni che mi incuriosiscono, e magari recupero cose un po’ particolari che avevo snobbato (come “Emma” di Kaoru Mori).
    Il Giappone è veramente un universo, vasto e variegato (e in italiano poi arriva quel che arriva…).

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  3. sparidinchiostro dice :

    Sono un dannato snob, dovresti saperlo. I miei amici mi consigliano robe improbabili e spesso illeggibili (in qualsiasi lingua).
    Della Asano avevo letto what a worderful world in una collana kappa e non mi aveva detto niente.
    Ho poi amici affidabilissimi che appena parlano di manga devo smettere di fidarmi (uno, che conosci, mi ha parlato benissimo per mesi dei lavori di ai yazawa e, quando l’ho letto e gli ho detto cosa ne pensavo, mi ha risposto che non capisco niente e che sono senza cuore).
    Al momento il mio giappone brilla di poche cose che mi fanno piangere (tatsumi, mizuki – oh, mizuki! -, tezuka, … che mi procuro in qualsiasi lingua) e di altre che mi divertono un sacco (urasawa, taniguchi, tanaka, …)
    Per il resto mi sento inadeguato.

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  4. Patrizia Mandanici dice :

    Asano credo proprio che sia un uomo…Comunque anche io ero rimasta poco colpita dal manga che citi, tanto che ero convinta leggendo questo di non aver letto mai niente di suo (io con i nomi zero…).
    Non conosco bene Tatsumi e Mizuki, ma quest’ultimo per me è davvero molto (troppo) inquietante.
    Tezuka invece…è tanto…troppo…mi ci perdo, ho reazioni contrastanti (e mi mancano tante cose sue da leggere); però ho molto amato La storia dei tre Adolf.

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  5. sparidinchiostro dice :

    Hai ragione: Asano è un maschio. Per altro disegna da maschio (e i giapponesi in questo sono feroci: devono dichiarare il proprio genere fin dal segno).
    Ne parliamo una volta.
    Solo una cosa: Mizuki è fichissimo.
    Adesso che hanno aperto amazon.it cerca Nononba, fatto in francese da Cornelius (per Operation Mort, uscito per la stessa casa editrice, aspetta un attimo). E’ una storia di famiglia con guerra all’uscio, superstizioni, tata spaventa e fantasmi giapponesi. Bellissimo! Se leggi lo spagnolo (io no, ma me lo invento senza farmi troppi problemi), leggi la biografia di Hitler (Glenat).

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  6. Patrizia Mandanici dice :

    Sono allergica allo spagnolo, non so perchè.
    Nononba vediamo, io non avendo portineria ho sempre l’ansia quando si tratta di usare il corriere (quelle due volte che l’ho fatto), poi mi dicono male di SDA – che pare sia quello scelto da Amazon Italia.
    Sulla compartizione giapponese per generi – eh, davvero un grosso e complesso discorso; però Asano è uno dei disegnatori meno “maschi” che abbia letto (almeno in Solanin)

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